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- FOGGIA
- dom 16 Aprile 2023
TROIA -
La città di Troia apre le porte ai profughi ucraini con un programma di accoglienza di familiari e parenti degli ucraini già residenti o domiciliati nella città foggiana. Tutti i cittadini ucraini che vivono a Troia possono richiamare in Italia parenti e familiari in pericolo a causa della guerra. Il Comune offrirà loro vitto e alloggio, annuncia il primo cittadino, Leonardo Cavalieri, che traduce così la parola solidarietà in concretezza.
Il sindaco, insieme con gli uffici comunali, è impegnato nella messa a punto del programma di accoglienza ed ospitalità per garantire quella serenità e pace negati dall’invasione russa, Non mancheranno il calore della famiglia e dell’amicizia, assicura Cavalieri. Ufficialmente, a Troia vivono cinque cittadini ucraini. Sono tutte donne, alcune sposate, e tutte ben integrate nel tessuto sociale e culturale cittadino. Tutte hanno parenti e familiari in Ucraina.
«Sappiamo di una donna ucraina che è stata costretta a ricorrere alle cure mediche per un grave stato di ansia – dichiara Cavalieri - Non avere notizie dei propri cari, saperli in costante pericolo di vita, in fuga o peggio imprigionati tra bombe e macerie è drammatico, tragico. Non possiamo fermare la follia della guerra, ma possiamo dare aiuto a chi la guerra la subisce».
Aiutare, in questo momento, significa garantire soprattutto quel senso di unione e fraternità spesso tanto pronunciato a parole ma poco realizzato nei fatti. Sapere di non essere soli e di poter contare su persone e sugli aiuti umanitari è più che importante per chi sta subendo delle ingiustizie.
Troia, la città dei pellegrini e dell’accoglienza, rende onore alla propria storia ed apre le porte a chi ha bisogno, a chi oggi è costretto a lasciare la propria terra per sfuggire alla guerra e alla morte. Il Comune ha messo a disposizione due numeri di telefono per i primi contatti e utili ad avviare le procedure (0881.978408 - Servizi Sociali e 333.4329024 - Staff del Sindaco).